VENTO SENZA FINE
Scenes from imaginary films
«Qualcosa di orribile sta per accadere!»
Un uomo sta salendo lungo il sentiero della duna. Cammina lento, lo sguardo puntato a terra. Marina lo ha notato: poco prima era seduto sulla spiaggia battuta dal vento, immobile, ambiguo. L’unico vestito in mezzo alle famiglie allegre in costume, ai bambini che costruiscono castelli di sabbia e si rincorrono sul bagnasciuga. Osservava soprattutto le donne, lei inclusa. Con grande fastidio, ha sentito il suo sguardo sul proprio corpo seminudo.
È in mare, dove dovrebbe giocare con i suoi figli e i loro amici. Fanno chiasso, si lanciano la palla o si tuffano. La sua attenzione non è più con loro, deve fissare il cammino dello sconosciuto.
Sulla sinistra, una casa spunta dal profilo della duna, sovrastata da nuvole grigio ferro. Sente i tuoni in lontananza, vede la pioggia cadere come un’ombra scura disegnata sul cielo.
Ad ogni passo dell’uomo è più sicura, nella sua mente vede quello che sta per succedere. Suonerà il campanello di quella casa, gli aprirà una donna bionda, come lei. Con una scusa qualsiasi riuscirà ad entrare, facendosi portare in cucina. Poi prenderà un coltello e le farà del male. Molto male.
Viene colpita dalla palla rossa, perde il filo dei pensieri, ma l’angoscia rimane.
«Mamma, giochi con noi?»
I ragazzi ridono, la chiamano. Recupera la palla e la lancia senza convinzione.
«Io ho freddo, bimbi. Salgo. State attenti.»
Sente che deve fare qualcosa, non può permettere che le faccia del male. Si controlla per non correre mentre si dirige alla sua cabina. Quando esce dall’acqua rabbrividisce, sicura che non sia solo il vento.
Si infila la maglietta, quasi dimentica gli occhiali da sole. Quando li indossa si sente meglio, anonima, un’osservatrice al di fuori della scena.
Arriva sul sentiero, non vede più l’uomo.
Il delitto è già successo? La donna sarà riuscita a salvarsi? Magari non ha aperto. O ha capito, e ha chiamato la polizia.
Un senso di urgenza la fa accelerare. Non nota neanche i sassi che le si infilano nelle ciabatte, facendole male.
In pochi minuti arriva in cima alla duna. Si ferma appena fuori dalla recinzione della casa: è buia, silenziosa, sembra disabitata. Il temporale è vicino, può sentire l’odore della pioggia.
«Cerca qualcuno?»
Una voce maschile profonda, dietro di lei.
Photo: Paloma Cabeza ©
TRAMA DI “VENTO SENZA FINE”
Marina è una madre di famiglia, ha un lavoro che le dà soddisfazione, un marito premuroso e due figli adorabili. Una vita normale, un matrimonio che i suoi amici definiscono perfetto. Allora perché viene afflitta da visioni angoscianti, da certezze improvvise che le sconvolgono la mente? Vede violenze, delitti, atrocità commesse dagli sconosciuti che la circondano. Cade in un vortice di angoscia, trasportata da un vento senza fine che corre nella sua mente.
FILM REALI - THRILLER PSICOLOGICO
La ragazza del treno– 2016 – Diretto da Tate Taylor
Dream house – 2011 – Diretto da Jim Sheridan
Shutter Island – 2010 – Diretto da Martin Scorsese