Scenes from imaginary films

LAME

«Dovevi mandare qualcun altro.»

«Non potevo rifiutare l'invito di un vecchio amico.» Carlos mi guarda con quel sorriso ironico, lo stesso che aveva da ragazzo. «Sarebbe scortese, non credi?»

Non si aspetta una risposta, ne sono certo. Senza smettere di fissarlo, faccio un gesto che comprende noi e la vecchia stazione di servizio.

«Abbiamo fatto tanta strada per tornare qui. Solo io e te.»

Un posto dimenticato, lontano da tutto: da ragazzi però passavamo spesso da questo tratto di autostrada.

Ride forte. «Non ci crederai, ma arrivando ho pensato proprio la stessa cosa. E cosa sarebbe successo se avessi passato quell'esame.»

Sliding doors, le chiamano. Avevamo appena ricevuto l’esito della prova di ammissione alla Scuola di Polizia. Io e gli altri amici ammessi, felici, pronti a iniziare l'avventura. Carlos in lacrime: per pochi miserabili punti era stato bocciato.

Poi ci siamo persi di vista, anche se ho saputo che ha fatto carriera: estorsioni, rapine, omicidi su commissione. Fino a oggi.

Al contrario del suo, il mio tono è molto serio: «Vattene ora. Non ci siamo mai visti.»

«No, Jorge. I conti vanno saldati, e sai che sono uno di parola."

Estrae la pistola, troppo veloce.

Un colpo mi manca, il secondo mi ferisce a una gamba.

Scappo come posso dietro all'edificio basso coperto di graffiti, la borsa da palestra che mi ostacola i movimenti. Impreco, tiro fuori la mia arma.

Ho una spiacevole sensazione: sto combattendo per la vita. Difficile da credere, dopo tanti anni passati in un ufficio a dirigere le operazioni di altri.

Mi muovo, lo vedo, voltato da un'altra parte. Non posso perdere l'occasione: trattengo il fiato. Sparo.

Cade con un urlo di dolore.

Lo raggiungo, con cautela. È a terra, di schiena, immobile. Una macchia di sangue sull'asfalto.

Attento a ogni minimo movimento, mi avvicino.

«Carlos, stai fermo. Presto sarà tutto finito.»

La canna della mia pistola è a mezzo metro dalla sua nuca. Un colpo facile.

Ma la sua arma, dov'è?

Si gira all'improvviso. Mi lancia uno sguardo da animale braccato, poi lo scoppio.

Ora sono sdraiato a terra, un dolore lancinante al ventre. Sento freddo, molto freddo.

«Aiuta...mi. Ti...prego.» Riesco ad articolare con molta fatica.

Sanguina dal braccio ferito. Raccoglie la borsa, da cui sono uscite due mazzette di banconote.

Mi fissa, uno sguardo sprezzante. Sputa per terra.

«Non c'è niente di peggio di un poliziotto corrotto.»

Photo: Paloma Cabeza ©

TRAMA DI “LAME”

Albacete è una città spagnola vicina a Madrid, famosa per la produzione artigianale dei coltelli. Jorge e Carlos sono due amici che crescono nei suoi vicoli, studiano insieme per diventare poliziotti, ma poi prendono strade diverse, ai lati opposti della sottile linea della legge. La loro storia è come un incontro di scherma, lame che si colpiscono e si allontanano in una danza mortale.

FILM REALI -

WESTERN - POLIZIESCO

Heat, la sfida – 1995 – Diretto da Michael Mann

Per un pugno di dollari – 1964 – Diretto da Sergio Leone

Non è un paese per vecchi – 2007 – Diretto da Joel and Ethan Coen

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