365 racconti gialli, thriller e noir
Questa antologia è stata pubblicata nell’ottobre 2024 da Delos Digital - Writers magazine, curata da Marika Campeti e Claudia Cocuzza.
Comprende 365 racconti brevi, uno per ogni autore, che esplorano le vie del thriller in ogni sua sfaccettatura.
Il mio racconto “Orario di chiusura” è presente in data 12 gennaio.
Orario di chiusura
Bella.
Jeans taglio slim, un maglione aderente che lascia indovinare le tue curve. Corpo non perfetto, ma sensuale.
Sei entrata incerta, pochi minuti prima dell’orario di chiusura. Ti ho accolto con un sorriso.
Vado avanti e indietro dalla tua cabina mentre provi un abito dopo l’altro, ho intravisto un reggiseno di pizzo nero sotto alla cascata dei tuoi capelli scuri.
- Mi spiace, ho fatto tardi al lavoro. Non riesco mai a uscire prima. Ma non ho nulla da mettermi per la festa di sabato. - Un accenno di fretta nella tua voce.
Rispondo in modo rassicurante: - non si preoccupi, abbiamo tutto il tempo. Vado un attimo a chiudere il negozio, ma faccia con calma. L’importante è che riesca a trovare quello che cerca. -
Sbircio fuori, mentre giro la chiave: bene, il centro commerciale è quasi vuoto.
Alla cassa metto i guanti, prendo tampone e bottiglietta. Torno da te.
- Ecco, potrebbe aiutarmi con la zip? Secondo lei serve una taglia in meno? -
Birichina. Mi hai aspettato nel camerino dove nessuno ci vedrà, come se sapessi già tutto.
Quando entro, sei una meraviglia: l’abito di paillettes con lo spacco sulla schiena disegna ogni curva, cade perfetto sulle scarpe dal tacco vertiginoso che ho scelto per te. Ti stai fissando critica nello specchio. Mi avvicino, ma non tocco la lampo.
Ti abbraccio da dietro, copro naso e bocca col tampone. Il tuo profumo si mescola all’odore acre del sonnifero. Sei sorpresa, ma lotti come una leonessa. Sgomiti, ti dimeni. Cerchi anche di mordermi. È la parte che adoro, mi eccita troppo.
Scivoli su quei tacchi bellissimi, rallento la tua caduta. Attendo finché i tuoi occhi verdi non si chiudono.
In fretta ti carico nel carrello. Butto sopra qualche vestito fuori catalogo per evitare sospetti.
Nello sforzo, sento dolore a un dito.
Stronza. Mi hai spezzato un’unghia. Non hai idea di quanto mi siano costate: devo sempre essere perfetta al lavoro.
Te la farò pagare quando saremo a casa, dove la tua gabbia è già pronta. Sono sicura che ci divertiremo, insieme.